Programma 2-3-4 Maggio 2025
anteprima di primavera
2 Maggio
Massimo Tagliata trio (h.21,30)
Il liscio tradizionale, incontra lo swing
Il trio di Massimo Tagliata, propone un programma di musiche tratte dai repertori dei gruppi storici tradizionali della musica da ballo che già dagli anni 40 si contaminava con i generi arrivati dall’America. Infatti prestigiosi fisarmonicisti italiani come Carlo Venturi, Gorni Kramer, Volmer Beltrami, Peppino Principe ed altri miscelavano sapientemente nel loro repertorio la musica swing con i nostri balli popolari. Il concerto si articola in un continuo dialogo fra gli standard tradizionali del jazz fino ad arrivare ai brani più celebri del liscio per fisarmonica e mandolino, dai primi anni del 900 in poi.
Massimo Tagliata fisarmonica,
Antonio Stragapede chitarra e mandolino,
Max Turone contrabbasso,
A seguire Jam-session
3 Maggio
Cardellini del Fontanino (h. 21,30)
Il Coro dei Cardellini del Fontanino, riordinato nel 1951/52 ad opera del Dott. Ambrogio Ginanneschi e di alcuni cittadini amanti del colore locale e delle tradizioni, è formato normalmente da dieci elementi che indossano una uniforme di panno verde e sono, o meglio erano, di estrazione “boscaioli”.
Di ritorno dalle loro fatiche quotidiane, lungo i sentieri silenziosi del Monte Amiata, erano soliti intonare canzoni, stornelli, rispetti e strambotti che abili poeti estemporanei in ottava rima amavano comporre.
Questi canti trovavano poi il loro culmine ritmico accompagnati dal “bei”(in gergo detto “tirulese”), bassi, falsetti, seconde e terze voci nei bar e nelle osterie di Castel del Piano, ridente paese alle pendici del Monte Amiata, dove li e solo li esiste quel tipico canto a cappella detto canto del “bei”, canto che, per il noto critico Giorgio Nataletti sarebbe vecchio di circa mille anni.
Il coro a suo tempo, proprio per la sua tipicità, prese parte a diverse trasmissioni televisive come “Campanile sera” con Silvio Gigli, “Arrivi e partenze” con Mike Bongiorno, spettacoli radiofonici con Paolo Cavallina e numerose rassegne nazionali.
Dagli anni 80 in poi il coro è cresciuto nella sua struttura vocale e si è fatto conoscere oltre che in numerose trasmissioni televisive, anche in gran parte d’Italia; il loro canto inoltre ha varcato i confini nazionali con spettacoli in Austria, Svizzera, Croazia e Francia dove, a Parigi, al teatro Dell’Alliance, in occasione della manifestazione “La cultura della Toscana”, venne inciso anche un disco.
Nel 2003 il coro ha festeggiato il suo cinquantesimo anniversario e in quell’occasione ha inciso il secondo album e stampato un libro dal titolo “Un volo lungo cinquant’anni”.
Negli ultimi anni il coro ha continuato a riscuotere numerosi successi sia in Italia che all’estero, tra i quali nell’agosto del 2016 aprire un importante festival di musica classica che si è svolto in Germania nell’Abbazia benedettina di St. Ottilien sul lago Hammer in Baviera e nel 2022 far parte della colonna sonora nella serie televisiva statunitense “The Hoffer” del regista Dexter Fletcher.
REPERTORIO
Si presume che le canzoni del repertorio dei Cardellini del Fontanino siano state scritte tra la seconda parte del 1800 e la prima metà del 1900 da cantori e poeti estemporanei del luogo e sono tutte mirate a prendere in giro le persone importanti del paese come il parroco, il farmacista e il padrone della fattoria, ma principalmente la donna; parlano d’amore, di matrimonio e dei fatti della vita quotidiana. Con la fine della prima guerra mondiale il ritorno dei soldati portò canzoni nuove come “la pinottula” e altre legate a quel periodo come ”la Giulia” e le romanze, canzoni che i Cardellini del Fontanino hanno fatto proprie arrangiandole al loro modo di cantare.
Giangiacomo Rosso trio (h. 22,30)
Il primo progetto musicale a nome di Giangiacomo Rosso nasce dall’idea di creare connessioni musicali tra diversi musicisti incontrati in Italia e in Europa nel corso degli anni, grazie a concerti e festival.
Il file rouge che lega questo progetto è la musica di Django Reinhardt, il Jazz Manouche, rivisitata e reinterpretata secondo le diverse influenze ed esperienze professionali dei musicisti.
Giangiacomo Rosso è uno dei principali chitarristi jazz manouche italiani e negli anni ha conquistato i palcoscenici d’Europa con il suo talento e il suo virtuosismo.
Ispirato da Django Reinhardt, ha condotto una carriera solista di successo e il quintetto “Hot Club ëd Turin”, che ricorda il leggendario gruppo del maestro.
Rosso intende ora espandere ulteriormente i suoi confini musicali collaborando con musicisti jazz Manouche di prima classe provenienti da tutta Europa.
Le sue prossime partecipazioni a festival prestigiosi come il Django Reinhardt Festival di Fontainebleau e il Django l’H di Barcellona promettono esperienze musicali indimenticabili.
Il trio è composto da Giangiacomo Rosso alla chitarra solista e alla ritmica da Mathieu Chatelain e e Pippi Dimonte
L’atmosfera parigina degli anni ’30 rivive negli accordi di questi tre musicisti, la cui sorprendente intesa musicale spazia da brani classici della tradizione manouche a composizioni appartenenti alla tradizione del jazz americano e minuziosamente arrangiate per l’occasione.
Giangiacomo Rosso – Chitarra Solista
Mathieu Chatelain – Chitarra Ritmica
Pippi Dimonte – Contrabbasso
A seguire Jam-session
4 Maggio
Esibizione dei corsi di Canto, Chitarra, Musica d’insieme, Ballo (h. 17)
Degustazione prodotti tipici a cura dell’ Accademia degli infarinati e di Slow food montagna pistoiese (h. 18,30)
Tutti gli eventi si svolgeranno presso il Circolo l’Unione di Tafoni
Possibilità di cenare presso il Circolo prenotando a 380 5284269 Renzo
IN EVIDENZA
I corsi su web si terranno da Febbraio a Aprile in vista dell’incontro in presenza del 2-3-4 Maggio e metteranno a disposizione materiale didattico multimediale nelle rispettive aree dedicate.