Tcha Limberger

Tcha Limberger

Giovedi 22 Agosto – Palazzetto S.Pertini Bardalone – h. 21:30

Tcha Limberger, Benjamin Clement, Vilmos Csikos

La prima volta che questo trio ha lavorato insieme è stato quando a Tcha è stato chiesto di comporre la musica per uno spettacolo di danza contemporanea coreografato da Lisi Estaras. Tcha era sicuro che Benjamin Clement alla chitarra e Vilmos Csikos sarebbero stati un’accoppiata perfetta per ciò che intendeva creare e non si sbagliava. Spesso Tcha sottolinea che con questo trio poteva suonare facilmente 8 ore di musica, senza battere ciglio e senza ripetere due volte un singolo brano.

Vilmos Csikos, nato a Budapest, è un favoloso contrabbassista che ha un suono ineguagliabile sia con l’arco che con il pizzicato. Ha suonato con i grandi della musica gitana ungherese come Jaroka Sandor, Boross Lajos, Robi Lakatos ecc. ecc. Ha anche partecipato a progetti come la Budapest Gipsy Orchestra di Tcha Limberger, I Silenti e molti altri.

Benjamin Clement, Bruxelles, è un chitarrista con una vasta conoscenza del repertorio e una vasta gamma di stili, come la musica di Django Reinhardt, gli stili tradizionali greci, bulgari, rumeni, transilvani ecc.  lo si può trovare nel Tatavla trio (formazione greca di Tcha), nel Renaud Dardenne trio, nel Danube Express e in molti altri gruppi a parte.

Il trio propone due programmi diversi. Nel primo, Tcha si concentra sui brani e sulla musica strumentale fra standard manouche e brani di  Django Reinhard. Questo include ovviamente molto del repertorio familiare di Tcha Limberger e lo porta a raccontare molti aneddoti e storie divertenti che accompagnano le canzoni suonate durante i concerti.

L’altro programma consiste, come dice Tcha, in tutte le cose che può fare con questo trio. magyar nóta ungherese, musica làutareasca rumena, transilvana, serba, manouche e persino canzoni greche a volte e naturalmente, a seconda della situazione, anche un buon vecchio brano swing.

Tcha trova sempre il modo di raccontare alcune storie interessanti per far sentire il pubblico parte di ciò che accade sul palco e farlo viaggiare con lui in tutti questi luoghi che gli sono così cari”.